
Joumana Haddad è una scrittrice, poetessa, giornalista e attivista libanese, nota per il suo impegno a favore della libertà di espressione, dei diritti delle donne e della critica verso i tabù culturali e religiosi. Con la sua scrittura incisiva e coraggiosa, ha affrontato questioni complesse legate al patriarcato, alla sessualità e alla censura, guadagnandosi un posto di rilievo nella letteratura e nel dibattito pubblico del mondo arabo.
Nata a Beirut il 6 dicembre 1970, Joumana Haddad è cresciuta in una società segnata dalla guerra civile libanese (1975-1990). Questo contesto difficile ha influenzato la sua visione del mondo e la sua scrittura, spingendola a interrogarsi sulle disuguaglianze, sulla violenza e sulle ingiustizie sociali.
Fin da giovane, Joumana Haddad ha mostrato una passione per la letteratura e le lingue. Parla fluentemente sette lingue, tra cui arabo, francese, inglese, italiano, spagnolo, armeno e tedesco, un talento che ha arricchito il suo lavoro creativo e accademico. Dopo aver conseguito una laurea in Letteratura e Traduzione presso l’Università di Beirut, ha iniziato a costruire una carriera come scrittrice e giornalista.
Joumana Haddad ha pubblicato numerose raccolte di poesie, le più celebri:
- “Invito a un banchetto segreto” (2008): Una raccolta di poesie che riflette sulla bellezza e sull’intensità delle emozioni uman.
- “I Killed Scheherazade: Confessions of an Angry Arab Woman” (2010): questo libro contiene passaggi lirici e riflessioni che sfidano l’immagine stereotipata delle donne arabe.
Joumana Haddad è inoltre autrice di diversi libri che combinano autobiografia, critica sociale e filosofia. Tra i suoi lavori più noti: “Superman è un arabo” (2012) e “Ho ucciso Scheherazade”.
La schiettezza di Joumana Haddad e il suo approccio a temi controversi le hanno attirato sia ammiratori sia critiche feroci. Alcuni l’hanno accusata di essere troppo provocatoria o di allontanarsi dalle tradizioni culturali arabe. Tuttavia, Haddad ha sempre difeso il suo diritto di esprimersi liberamente, rifiutando di conformarsi alle aspettative di chi vorrebbe silenziarla.