
La segnalazione di questa settimana della redazione di Connesse.it è il romanzo di Fabrizia Ramondino, “L’isola riflessa“, pubblicato da Nutrimenti in aprile.
In L’isola riflessa appare l’anima di Fabrizia Ramondino. Il libro si fa memoir di una donna eccezionale, capace di fermarsi e di interpretare un luogo fisico in dialogo con la propria vita.
Alla fine degli anni Novanta, Fabrizia Ramondino vive a Ventotene nel tentativo di uscire dall’alcolismo e dalla depressione. L’isola si fa specchio e riflesso non solo della sua vita, ma del cambiamento sociale che è in corso in quegli anni. Lei osserva le case, i bar, ma anche il finocchio marino, la ginestra, l’elicriso, o la palma nana. Incontra donne misteriose vestite di tuniche bianche. Le sue parole accolgono le storie di cui l’isola è popolata. Dagli anni del carcere borbonico, a quelli del confino degli intellettuali antifascisti, alla stesura del primo Manifesto federalista europeo di Spinelli, Rossi e Colorni. Proprio i loro fantasmi si sovrappongono all’osservazione del presente. Dietro le immagini dei bagnanti appaiono Colorni, che dà lezioni di analisi matematica a Rossi, incidendo con un bastone teoremi e formule sulla terra battuta.
L’autrice
Fabrizia Ramondino nasce a Napoli il 31 agosto del 1936. Seguendo i genitori, vive in diversi paesi europei prima di tornare nella città in cui è nata. Si laurea in letteratura francese e insegna a leggere e scrivere ai bambini dei Quartieri Spagnoli. Nel 1968 milita nel Centro di Coordinamento Campano in cui si occupa di disoccupati urbani e contadini poveri. Nel 1974 è a Lisbona per la rivoluzione dei garofani e poi nella Repubblica Popolare Cinese. Tre anni dopo esce il suo primo libro Napoli. I disoccupati organizzati. Nel 1981 pubblica il romanzo Althenopis, apprezzato da Natalia Ginzburg e da Elsa Morante. Negli anni ’90 scrive con Mario Martone la sceneggiatura del film Morte di un matematico napoletano che riceve il Premio Speciale della Giuria a Festival del cinema di Venezia. Successivamente, per circa un mese, risiede con Martone presso la tendopoli del popolo saharawi nel deserto algerino. Da questa esperienza nasce il libro Polisario. Un’astronave dimenticata nel deserto. Trascorre un lungo periodo a Ventotene e a Ponza nel Centro di Salute Mentale. Racconterà quell’esperienza in L’isola riflessa. Pubblica Passaggio a Trieste, Guerra di infanzia e di Spagna, Il libro dei sogni. Sue anche la raccolta di poesie Per un sentiero chiaro e di racconti Il calore e Arcangelo. Muore sulla spiaggia di Sant’Agostino il 23 giugno del 2008. Il giorno seguente Einaudi pubblica il suo ultimo romanzo, La via.