
La recensione
Non sono solita scrivere recensioni, perchè non sempre le ciambelle escono con il buco e noi di Connesse cerchiamo di essere rispettose del lavoro di tutti, tuttavia, quando le storie sono belle e stanno “nell’ombra”, ci piace provare a farle emergere e tentare di promuoverle, nel nostro piccolo.
Pig non è la storia dei Tre Porcellini, ma una metafora di quello che è accaduto e ancora capita in alcuni momenti bui della nostra umanità: imposizione di idee, clima di terrore, desiderio di omologazione del popolo attraverso la censura della cultura e soprattutto dei sogni e delle ambizioni.
Pig è un raffinato spettacolo adatto ai bambini, ma assolutamente interessante anche per un pubblico adulto, che ne apprezza la scrittura, l’originalità, le musiche e la bravura degli artisti sul palcoscenico.
Lo spunto narrativo è che i maiali non possono alzare la testa e guardare la Luna per via della loro conformazione! Fosse un libro, sarebbe già un incipit d’effetto, di quelli che ti portano direttamente all’interno della narrazione. E così avviene.
Pig (Eugenio Grandi, già nei panni del Principe in Cinderella Il Musical, clicca qui per leggere l’articolo) è un maialino che frequenta un “Porcile di scuola” e sogna di toccare la superficie lunare. Per fortuna la maestra Claretta (Matteo Fresch, versatile e brillante artista) sostiene le sue ambizioni e sprona anche gli altri compagni di classe, Speck (Alessandro Casaletto, che abbiamo visto ne “La Leggenda di Belle e la Bestia” de La Compagnia dell’Ora e in “Anime Sole” di Claudio Insegno ) e Della (Sofia Cantarelli, ballerina diplomata in SDM e coreografa dello spettacolo) a vivere con passione, inseguendo i propri sogni.

Un giorno, dopo lʼarrivo di una lettera, il cui contenuto è scoperto per caso solo da Pig, la docente viene rimpiazzata da un nuovo docente, Il Generale Adolfo (sempre Matteo Fresch) messo in carica dal Grande Maiale Capo (che non si vede, ma come in ogni regime che si rispetti, ha il suo bel ritratto in vista sulla parete).
Da lì a poco non solo i porcellini sono obbligati all’ignoranza, a mangiare senza fine e a vivere nel fango, come deve essere un “vero” maiale, ma iniziano a percepire il terrore, la mancanza di libertà, l’impossibilità di esprimere se stessi e i propri pensieri, e piano piano tendono ad adeguarsi alla situazione per non soccombere.
Che fare?
Pig è una mente libera e cercherà, dopo un momento di sconforto, dato da un’ingannevole visione della “sua” Luna, di reagire e aiutare i suoi giovani amici a non essere plagiati.

Ho trovato questa storia assolutamente deliziosa, un piccolo, ma grande spettacolo off che dovrebbe uscire “dal fango” (per usare la stessa metafora e non certo per deprecare i teatri più piccoli che hanno ospitato il titolo) e approdare nei diversi palcoscenici d’Italia.
Anche noi crediamo fortemente che ci sia sempre una Luna che ci aspetta, un sogno che ci anima o un desiderio che ci faccia uscire dal fango, ma ci serve un PIG per ricordarcelo nei momenti di difficoltà.

Se siete una scuola e avete un teatro, se avete un teatro e volete coinvolgere una scuola, oppure semplicemente se vi fidate di quattro artisti appassionati, un direttore musicale (le musiche sono originali di Angelo Racz, mica pizza e fichi) e di Claudio Insegno che ha messo a disposizione la sua voce per narrare questa storia, allora promuovete Pig il Musical e chiamate la Compagnia di Matteo Fresh: ideatore, regista e camaleontico artista sul palcoscenico, nei panni prima della maestra Claretta e poi del Generale Adolfo (i nomi non credo proprio siano casuali). Ospitate questo spettacolo nei teatri e fatelo viaggiare nelle città italiane: Pig parla ai piccoli, ma soprattutto ricorda ai grandi l’importanza di alzare lo sguardo verso il cielo, scoprire la Luna e l’unicità di essere se stessi.
P.s. Nessun maiale o altro animale è stato maltrattato in questo articolo e nessuna giornalista è stata obbligata a scrivere. Recensione libera e spontanea, dopo lo spettacolo del 31 gennaio 2025 al Teatro Delfino di Milano.

Pig il musical
Testi e Regia: Matteo Fresch
Musiche: Angelo Racz
Coreografie: Sofia Cantarelli
Voce Narrante: Claudio Insegno
Light Design: Christian Ravanelli
Supporto tecnico: Barbamoccolo
Progetto in collaborazione con: Liceo Artistico Bruno Munari
con Eugenio Grandi, Alessandro Casaletto, Sofia Cantarelli, Matteo Fresch
CONTATTI: info@pigilmusical.it; 348 9510805; 351 8274427 IG https://www.instagram.com/pigilmusical/
Supporto by Tridente srl Milano.